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Terra

La Terra è il terzo pianeta in ordine di distanza dal Sole.

La Terra è il terzo pianeta in ordine di distanza dal Sole.

È il più grande dei pianeti terrestri del sistema solare, sia per quanto riguarda la massa sia per il diametro. Sferoide irregolare, leggermente schiacciata ai poli, presenta un’asimmetria nella distribuzione dei continenti (concentrati prevalentemente nell’emisfero nord) e delle acque. È il primo pianeta conosciuto a possedere acqua in tutti e tre gli stati (solido, liquido, gassoso) sulla sua superficie e il solo nell’universo noto per la presenza attuale di vita elementare o evoluta.
Possiede un campo magnetico che, insieme con un’atmosfera composta in prevalenza da azoto e ossigeno, la protegge dalle radiazioni nocive alla vita. La distanza media che separa la Terra dal Sole è di 149,600 milioni di km. Il suo periodo di rivoluzione è di un 365 giorni e quello di rotazione è di 23 ore, 56 minuti e 4 secondi. La velocità orbitale media del pianeta è di 29,8 km/s, il raggio medio è di 6371,030 km e il raggio equatoriale è lungo 6378,164 km. Il raggio polare misura 6356,779 km e la densità di 5,51 g/cm³.
La Terra ha un unico satellite, la Luna, e si distingue dagli altri pianeti del sistema solare poiché è l’unico, almeno dai dati in nostro possesso, in cui siano presenti esseri viventi.

Come sappiamo, il nostro pianeta è l’unico a essere caratterizzato dal fenomeno della vita, per cui possiamo distinguere in essa una biosfera (l’insieme delle zone del pianeta Terra in cui le condizioni ambientali permettono lo sviluppo della vita) a sua volta così suddivisa:

litosfera: parte solida e inorganica della Terra che comprende la crosta terrestre e la porzione più superficiale del mantello superiore;

idrosfera: tutte le acque presenti nel sottosuolo o nella superficie di un pianeta;

– atmosfera: l’insieme dei gas che avvolge il nostro pianeta, composto per il 78% da azoto, per il 21 % da ossigeno e per il restante 1% da argon, anidride carbonica e altri gas.

Oltre a queste, esiste anche un’altra zona ancora più esterna e di natura ben diversa: la magnetosfera (definita anche come «fasce di Van Allen», dal nome dello scopritore), che ha la capacità di bloccare tutte le radiazioni cosmiche che giornalmente investono la Terra, oltre a quella di interagire con le particelle del vento solare creando quei particolari fenomeni luminosi noti come aurore polari.

Morfologicamente, la Terra è formata da strati di diversi materiali e densità. La parte più esterna è chiamata crosta. La crosta continentale del nostro pianeta, composta da minerali silicatici di alluminio, è spessa dai 10 ai 70 km ed è divisa in placche rigide, rappresentate dai vari continenti denominate zolle. Fino a 200 milioni di anni fa tutti i continenti erano riuniti in un unico supercontinente, detto Pangea, mentre il resto del globo era sommerso dalle acque.
L’insorgere di movimenti convettivi a grandi componenti orizzontali nel mantello terrestre ha iniziato a frammentare la Pangea, suddividendola in zolle mobili che hanno assunto la posizione geografica attuale dei continenti. Le zolle formatesi dalla rottura della Pangea si sono mosse con velocità di alcuni centimetri l’anno. La fuoriuscita di materiale fuso dal mantello lungo le linee di rottura del supercontinente (dorsali oceaniche) contribuisce ad allontanare le zolle, rinnovando continuamente la crosta terrestre al di sotto degli oceani.
Il movimento della crosta nel tempo (deriva dei continenti), oltre ad allontanare alcuni continenti tra loro, provoca collisioni tra le altre zolle generalmente lungo le linee di interazione e sollevamento di catene montuose, accompagnato da eventi sismici, spesso di notevole intensità, e dal vulcanesimo. Lo strato inferiore alla crosta è il mantello. Esso è sede della materia che fluisce verso l’esterno sotto forma di lava, in cui si trovano strati di ossidi, silicati e solfuri metallici. Infine il nucleo, la parte più interna. Esso è ricco di nichel e ferro. È caratterizzato da un diametro di 6000 km circa e da una temperatura di oltre 1000°C.
La superficie del pianeta ammonta a oltre 500 milioni di kmq. Esso è suddiviso il due grandi emisferi: quello settentrionale o boreale (detto anche continentale perché composto in gran parte dalla terraferma) e quello meridionale o australe (detto anche oceanico perché composto per la maggior parte da oceani). Ognuno degli emisferi terrestri può essere a sua volta suddiviso in porzioni tramite i seguenti cerchi di riferimento: i meridiani o linee di longitudine (circoli massimi passanti per i poli) e i paralleli o linee di latitudine (cerchi paralleli all’Equatore e perpendicolari all’asse terrestre).